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Pokot

I Pokot sono un popolo dedito principalmente alla pastorizia e all’agricoltura. Vivono principalmente in Kenya nella contea Pokot e nella contea di Baringo ma si trovano anche nella regione di Karamoja in Uganda. I Pokot vivono di agricoltura sulle colline e formano un gruppo distinto e separato che coltiva granoturco e alleva bovini, capre e pecore sulle alture a nord di Kitale, all’imbocco del passo di Marich. Altri gruppi di Pokot sono invece principalmente pastori e la loro vita gravita intorno all’allevamento e cura del bestiame.

Il bestiame, come per molte altre tribù, è molto importante ed è sinonimo di ricchezza, con il bestiame, tra le altre cose, si “paga” la dote per il matrimonio. Di rado macellano una vacca e solo per occasioni speciali in quanto per loro l’animale vivo è molto più prezioso.

Questi gruppi in passato entravano spesso in conflitto con i Turkana, i Samburu e i Karamojong ugandesi, a causa delle frequenti razzie di bestiame e degli sconfinamenti dovuti alla ricerca di acqua e di nuove zone di pascolo. Il bestiame ha, infatti, un ruolo centrale nella formazione umana dei giovani, ogni Pokot, dopo l’iniziazione, cerimonia attraverso la quale si entra nella società, che per gli uomini avviene tra i quindici e i venti anni, viene conosciuto con il nome del suo bue preferito.

La società Pokot è governata gerarchicamente, gli anziani dei gruppi hanno la responsabilità di prendere decisioni per tutta la tribù che riguardano sia gli aspetti sociali sia quelli religiosi. Queste popolazioni di agricoltori vantano una notevole tradizione artigianale, e producono non solo ceramiche e oggetti in metallo, ma anche tabacchiere ricavate da zucche o corna di animali.

  • © Roberts Safaris
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Pokot

I Pokot sono un popolo dedito principalmente alla pastorizia e all’agricoltura. Vivono principalmente in Kenya nella contea Pokot e nella contea di Baringo ma si trovano anche nella regione di Karamoja in Uganda. I Pokot vivono di agricoltura sulle colline e formano un gruppo distinto e separato che coltiva granoturco e alleva bovini, capre e pecore sulle alture a nord di Kitale, all’imbocco del passo di Marich. Altri gruppi di Pokot sono invece principalmente pastori e la loro vita gravita intorno all’allevamento e cura del bestiame.

Il bestiame, come per molte altre tribù, è molto importante ed è sinonimo di ricchezza, con il bestiame, tra le altre cose, si “paga” la dote per il matrimonio. Di rado macellano una vacca e solo per occasioni speciali in quanto per loro l’animale vivo è molto più prezioso.

Questi gruppi in passato entravano spesso in conflitto con i Turkana, i Samburu e i Karamojong ugandesi, a causa delle frequenti razzie di bestiame e degli sconfinamenti dovuti alla ricerca di acqua e di nuove zone di pascolo. Il bestiame ha, infatti, un ruolo centrale nella formazione umana dei giovani, ogni Pokot, dopo l’iniziazione, cerimonia attraverso la quale si entra nella società, che per gli uomini avviene tra i quindici e i venti anni, viene conosciuto con il nome del suo bue preferito.

La società Pokot è governata gerarchicamente, gli anziani dei gruppi hanno la responsabilità di prendere decisioni per tutta la tribù che riguardano sia gli aspetti sociali sia quelli religiosi. Queste popolazioni di agricoltori vantano una notevole tradizione artigianale, e producono non solo ceramiche e oggetti in metallo, ma anche tabacchiere ricavate da zucche o corna di animali.