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Himba

Gli Himba sono uno dei popoli più caratteristici e allo stesso tempo più recenti dell’Africa. Discendono da alcuni gruppi del popolo Herero che migrarono a nord nel XIX secolo così da non avere successivamente alcun contatto con i colonizzatori tedeschi. Questo “isolamento”, del quale invece non beneficiarono i gruppi rimasti a sud, li rende i veri custodi delle antiche tradizioni Herero. Intorno agli anni ‘20, gran parte degli Himba attraversò nuovamente il fiume Kunene per ristabilirsi nelle originarie terre nel nord della Namibia.

Gli Himba vivono in una sorta di famiglia allargata, essendo la poligamia usanza comune. Il matrimonio è regolamentato dall’obbligo di un piccolo pagamento (dote) per la sposa (tipicamente una mucca e due pecore). Il primo matrimonio è abitualmente pianificato quando la sposa è ancora una bambina, ma nei successivi matrimoni le donne acquisiscono maggiore autonomia e possono scegliere il marito.

Le donne Himba sono detentrici di alcune tradizioni caratteristiche del loro popolo, a partire dal loro abbigliamento tradizionale: un gonnellino corto formato da più strati sovrapposti di pelle di capra tenuto in vita da cinture che si differenziano in relazione all’età e allo stato civile: una cintura bianca, braccialetti bianchi o collarini anch’essi bianchi indicano che la ragazza non ha raggiunto la pubertà e non è ancora sposata. Hanno il seno nudo e il resto del corpo ornato di gioielli che consistono principalmente in pesanti collane realizzate con rame, piccole palline di ferro, conchiglie e ossa infilate in sottili stringhe di cuoio.

Anche la cura della pelle del corpo e dei capelli risale ad antiche tradizioni. La donna Himba si cosparge tutto il corpo, per più volte al giorno, con un impasto di ocra e grasso animale cui vengono aggiunte erbe aromatiche. L’impasto di color rosso sulla pelle, sui capelli e sugli abiti ha lo scopo di proteggere l’epidermide dal sole del giorno, dal freddo della notte, dall’assalto degli insetti e per contrastarne l’invecchiamento. Rappresenta, inoltre, quasi un rito iniziatico per essere più seducenti, un “richiamo sessuale”. L’ocra usata per la preparazione della “crema” proviene da una pietra morbida originaria dell’Angola mentre il burro è derivato dal latte di capra.

Quasi maniacale è l’attenzione che gli Himba pongono alle loro acconciature costituite, sia nei maschi che nelle femmine, da trecce che essi identificano con le corna lunate degli zebù e sono espressione del loro status sociale. Le acconciature intrecciate delle donne sono molto complicate e vere opere d’arte: le bambine portano due treccine davanti che ricadono sul viso oppure due treccine davanti e due dietro; le fanciulle nubili si acconciano con tante treccine. Le donne sposate hanno molte trecce e una sorta di acconciatura frontale che ricorda le corna delle vacche.

  • © Wilderness Safaris
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  • © Benedetta Mazzini
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Himba

Gli Himba sono uno dei popoli più caratteristici e allo stesso tempo più recenti dell’Africa. Discendono da alcuni gruppi del popolo Herero che migrarono a nord nel XIX secolo così da non avere successivamente alcun contatto con i colonizzatori tedeschi. Questo “isolamento”, del quale invece non beneficiarono i gruppi rimasti a sud, li rende i veri custodi delle antiche tradizioni Herero. Intorno agli anni ‘20, gran parte degli Himba attraversò nuovamente il fiume Kunene per ristabilirsi nelle originarie terre nel nord della Namibia.

Gli Himba vivono in una sorta di famiglia allargata, essendo la poligamia usanza comune. Il matrimonio è regolamentato dall’obbligo di un piccolo pagamento (dote) per la sposa (tipicamente una mucca e due pecore). Il primo matrimonio è abitualmente pianificato quando la sposa è ancora una bambina, ma nei successivi matrimoni le donne acquisiscono maggiore autonomia e possono scegliere il marito.

Le donne Himba sono detentrici di alcune tradizioni caratteristiche del loro popolo, a partire dal loro abbigliamento tradizionale: un gonnellino corto formato da più strati sovrapposti di pelle di capra tenuto in vita da cinture che si differenziano in relazione all’età e allo stato civile: una cintura bianca, braccialetti bianchi o collarini anch’essi bianchi indicano che la ragazza non ha raggiunto la pubertà e non è ancora sposata. Hanno il seno nudo e il resto del corpo ornato di gioielli che consistono principalmente in pesanti collane realizzate con rame, piccole palline di ferro, conchiglie e ossa infilate in sottili stringhe di cuoio.

Anche la cura della pelle del corpo e dei capelli risale ad antiche tradizioni. La donna Himba si cosparge tutto il corpo, per più volte al giorno, con un impasto di ocra e grasso animale cui vengono aggiunte erbe aromatiche. L’impasto di color rosso sulla pelle, sui capelli e sugli abiti ha lo scopo di proteggere l’epidermide dal sole del giorno, dal freddo della notte, dall’assalto degli insetti e per contrastarne l’invecchiamento. Rappresenta, inoltre, quasi un rito iniziatico per essere più seducenti, un “richiamo sessuale”. L’ocra usata per la preparazione della “crema” proviene da una pietra morbida originaria dell’Angola mentre il burro è derivato dal latte di capra.

Quasi maniacale è l’attenzione che gli Himba pongono alle loro acconciature costituite, sia nei maschi che nelle femmine, da trecce che essi identificano con le corna lunate degli zebù e sono espressione del loro status sociale. Le acconciature intrecciate delle donne sono molto complicate e vere opere d’arte: le bambine portano due treccine davanti che ricadono sul viso oppure due treccine davanti e due dietro; le fanciulle nubili si acconciano con tante treccine. Le donne sposate hanno molte trecce e una sorta di acconciatura frontale che ricorda le corna delle vacche.