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Datoga

Il popolo Datoga, conosciuto anche come Tatoga o anche con la parola swahili Mang’ati, che gli è stata attribuita dai Maasai e il cui significato è “nemico rispettato”, è un grande popolo sud-nilotico che risiede nel nord della Tanzania.

Provenienti dal sud del Sudan e dagli altopiani dell’Etiopia occidentale, si dividono in sette differenti tribù: tra queste la più numerosa e nota è la tribù dei Barabaig che risiede negli altopiani di origine vulcanica dominati dal monte Hanang e la cui lingua è parlata da oltre la metà delle genti Datoga.

In passato dediti principalmente alla pastorizia, in tempi più recenti hanno fatto dell’agricoltura la principale fonte di sostentamento. Pur avendo caratteri comuni ai Maasai hanno sempre mantenuto un atteggiamento distaccato verso le popolazioni vicine resistendo ad interferenze culturali esterne.

I Datoga sono fabbri, allevatori e cacciatori. Gli uomini fondono il ferro per ricavarne le punte delle frecce che poi vendono agli Hadzabe e lance con le quali loro stessi cacciano. Le donne trattano le pelli di capra per ricavarne indumenti che adornano con perline colorate.

Vivono una vita molto primitiva, rifiutando ogni formalità dello sviluppo moderno; parlano una varietà di dialetti e solo il 5% dei Datoga parla Swahili, lingua nazionale della Tanzania. Tutto questo contribuisce al loro isolamento.

  • © Benedetta Mazzini
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  • © Kathleen Gerber
  • © Benedetta Mazzini

Datoga

Il popolo Datoga, conosciuto anche come Tatoga o anche con la parola swahili Mang’ati, che gli è stata attribuita dai Maasai e il cui significato è “nemico rispettato”, è un grande popolo sud-nilotico che risiede nel nord della Tanzania.

Provenienti dal sud del Sudan e dagli altopiani dell’Etiopia occidentale, si dividono in sette differenti tribù: tra queste la più numerosa e nota è la tribù dei Barabaig che risiede negli altopiani di origine vulcanica dominati dal monte Hanang e la cui lingua è parlata da oltre la metà delle genti Datoga.

In passato dediti principalmente alla pastorizia, in tempi più recenti hanno fatto dell’agricoltura la principale fonte di sostentamento. Pur avendo caratteri comuni ai Maasai hanno sempre mantenuto un atteggiamento distaccato verso le popolazioni vicine resistendo ad interferenze culturali esterne.

I Datoga sono fabbri, allevatori e cacciatori. Gli uomini fondono il ferro per ricavarne le punte delle frecce che poi vendono agli Hadzabe e lance con le quali loro stessi cacciano. Le donne trattano le pelli di capra per ricavarne indumenti che adornano con perline colorate.

Vivono una vita molto primitiva, rifiutando ogni formalità dello sviluppo moderno; parlano una varietà di dialetti e solo il 5% dei Datoga parla Swahili, lingua nazionale della Tanzania. Tutto questo contribuisce al loro isolamento.