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Michael Lorentz

Michael Lorentz è appassionato di fauna selvatica, natura incontaminata ed elefanti in particolare. Nato in Sud Africa, ha capito, già in tenera età, che la sua autentica visione e la sua felicità risiedevano nel parco giochi della selvaticità africana. La sua carriera nel bush è iniziata nel 1985 nella Riserva Naturale di Timbavati, in Sud Africa, dove è stato addestrato dal celebre tracker Jack Matabula.

È stato chiamato in Botswana nel 1986, che poi chiamò casa per quindici anni, prima come vice direttore generale della celebre società di safari, Gametrackers; poi come direttore generale della rinomata Elephant Back Safaris e di Abu Camp, dove ha svolto un ruolo fondamentale nella creazione e gestione del lodge, della mandria residente di elefanti e di mezzo milione di acri dell’incontaminato delta dell’Okavango.

All’inizio degli anni 2000, Michael è tornato in Sud Africa e si è unito con Mike Kirkinis per sviluppare e ampliare Passage To Africa. Ora vive a Città del Capo con la sua famiglia e, come managing partner, è alla guida di Passage to Africa.

È impegnato nella consulenza per l’ecoturismo ed è stato responsabile di progetto per numerosi sviluppi nel continente. Rimane inoltre una figura essenziale per lo sviluppo del mercato delle guide private, sempre proteso nello stabilire standard industriali forti, cercando di offrire accesso a zone remote e genuine, e regalando agli ospiti un’esperienza rara e completamente intima nella natura.

Michael è un fotografo appassionato e pluripremiato, le sue opere sono state presentate in svariate pubblicazioni, nonché allo Smithsonian National Museum of Natural History, a Washington DC. La sua bravura come fotografo, insieme alla sua profonda comprensione del comportamento faunistico, crea un’altra sfaccettatura nel suo lavoro come guida nei safari, dando ai suoi ospiti consigli per cogliere al meglio quell’immagine sfuggente.

Avendo fatto la guida per 26 anni, questo rimane il suo primo amore professionale e conduce personalmente safari guidati privati in vari paesi: Botswana, Zambia, Sud Africa, Namibia, Uganda, Rwanda ed Africa dell’Est. Benché Michael sia uno specialista pan-Africano, lavora a stretto contatto con guide esperte di altre zone selvatiche del mondo, e organizza viaggi oltre le coste africane, in zone che potrebbero essere spuntate da un elenco di cose da fare prima di morire, come l’Antartide e le Galapagos.

Da esperto naturalista e impegnato ambientalista quale è, Michael fornisce ai suoi ospiti un affascinante punto di vista sulle complessità della natura selvaggia dell’Africa. Nelle parole di un ospite: “Michael non ti porta a fare una passeggiata nel bush africano; piuttosto ti porta a fare una passeggiata con essa. Se non provate la differenza di persona, non potete capire di cosa parlo. Ma credetemi, la differenza è abissale. Ho visto, sentito, odorato, toccato e persino assaggiato un’Africa che io, figlio del continente, non credevo esistesse”.

Michael Lorentz

Michael Lorentz è appassionato di fauna selvatica, natura incontaminata ed elefanti in particolare. Nato in Sud Africa, ha capito, già in tenera età, che la sua autentica visione e la sua felicità risiedevano nel parco giochi della selvaticità africana. La sua carriera nel bush è iniziata nel 1985 nella Riserva Naturale di Timbavati, in Sud Africa, dove è stato addestrato dal celebre tracker Jack Matabula.

È stato chiamato in Botswana nel 1986, che poi chiamò casa per quindici anni, prima come vice direttore generale della celebre società di safari, Gametrackers; poi come direttore generale della rinomata Elephant Back Safaris e di Abu Camp, dove ha svolto un ruolo fondamentale nella creazione e gestione del lodge, della mandria residente di elefanti e di mezzo milione di acri dell’incontaminato delta dell’Okavango.

All’inizio degli anni 2000, Michael è tornato in Sud Africa e si è unito con Mike Kirkinis per sviluppare e ampliare Passage To Africa. Ora vive a Città del Capo con la sua famiglia e, come managing partner, è alla guida di Passage to Africa.

È impegnato nella consulenza per l’ecoturismo ed è stato responsabile di progetto per numerosi sviluppi nel continente. Rimane inoltre una figura essenziale per lo sviluppo del mercato delle guide private, sempre proteso nello stabilire standard industriali forti, cercando di offrire accesso a zone remote e genuine, e regalando agli ospiti un’esperienza rara e completamente intima nella natura.

Michael è un fotografo appassionato e pluripremiato, le sue opere sono state presentate in svariate pubblicazioni, nonché allo Smithsonian National Museum of Natural History, a Washington DC. La sua bravura come fotografo, insieme alla sua profonda comprensione del comportamento faunistico, crea un’altra sfaccettatura nel suo lavoro come guida nei safari, dando ai suoi ospiti consigli per cogliere al meglio quell’immagine sfuggente.

Avendo fatto la guida per 26 anni, questo rimane il suo primo amore professionale e conduce personalmente safari guidati privati in vari paesi: Botswana, Zambia, Sud Africa, Namibia, Uganda, Rwanda ed Africa dell’Est. Benché Michael sia uno specialista pan-Africano, lavora a stretto contatto con guide esperte di altre zone selvatiche del mondo, e organizza viaggi oltre le coste africane, in zone che potrebbero essere spuntate da un elenco di cose da fare prima di morire, come l’Antartide e le Galapagos.

Da esperto naturalista e impegnato ambientalista quale è, Michael fornisce ai suoi ospiti un affascinante punto di vista sulle complessità della natura selvaggia dell’Africa. Nelle parole di un ospite: “Michael non ti porta a fare una passeggiata nel bush africano; piuttosto ti porta a fare una passeggiata con essa. Se non provate la differenza di persona, non potete capire di cosa parlo. Ma credetemi, la differenza è abissale. Ho visto, sentito, odorato, toccato e persino assaggiato un’Africa che io, figlio del continente, non credevo esistesse”.